Può rivolgersi ad un counselor chi avverte la necessità di ricevere un aiuto per conoscere al meglio se stesso o chi sta affrontando situazioni di difficoltà e necessita di qualcuno che lo ascolti.
Un lutto, una separazione dal coniuge e/o dai propri genitori, la timidezza, la paura di non farcela in merito a determinate situazioni specifiche (lavoro, scuola, rapporti sessuali, competizioni sportive, famiglia, ecc.), la malattia di una persona cara, la perdita del lavoro, la scarsa autostima, l’inadeguatezza, l’insicurezza, i sensi di colpa, la solitudine, l’abbandono e così via per tante altre situazioni di vita destabilizzanti che ci mettono alla prova fisicamente, mentalmente ed emotivamente.
Questi sono i casi in cui il counselor ha il compito di facilitare il cambiamento nella direzione autonomamente scelta dalla persona lavorando per promuovere la consapevolezza di sé, delle proprie risorse e dei significati soggettivi.